Francesco Gadaleta, Mario D’Ignazio e Massimo Palombella nella rassegna stampa del professore

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa destinato alla rassegna del 23 giugno 2022 a firma del direttore, che, per quest’ultima uscita, ha selezionato Francesco Gadaleta, Luigi Maria Taurini, Matteo De Giovanni, Mario D’Ignazio e Massimo Palombella tra gli argomenti più interessanti del mese. Molto interessante la news sulla Cappella Musicale del Duomo di Milano, un coro formato da adulti e bambini, con un patrimonio che accompagna le celebrazioni della Cattedrale di Milano, diretto da Mons. Massimo Palombella. La sua fondazione si fa risalire al 3 settembre del 1402. Quel giorno, infatti, la Veneranda Fabbrica del Duomo scelse di nominare Matteo da Perugia come biscantor e maestro di canto.

Cybersecurity e le implicazioni con gli agenti segreti

Il cyber spionaggio è una delle sfide più delicate che, al giorno d’oggi, la cyber security è chiamata ad affrontare. Questa forma di spionaggio, che viene messa in atto dagli agenti segreti, è un attacco informatico mirato a rubare dati sensibili o riservati, o proprietà intellettuali, per ottenere un vantaggio rispetto a un’azienda concorrente o a un ente governativo. Gli agenti segreti, che vengono deliberatamente reclutati tra gli hacker, possiedono un know-how tecnico capace di chiudere qualsiasi cosa, dalle infrastrutture governative ai sistemi finanziari o alle risorse dei servizi pubblici.

Hanno influenzato l’esito delle elezioni politiche, creato scompiglio in occasione di eventi internazionali e aiutato le aziende ad avere successo o a fallire. Molti di questi agenti utilizzano le minacce persistenti avanzate (APT) come modus operandi per entrare di nascosto in reti o sistemi e rimanere inosservati per anni.

Il cyber spionaggio, una minaccia globale che porta la guerra a un nuovo livello: vademecum nel blog di Francesco Gadaleta

I titoli di giornali sullo spionaggio informatico di solito si concentrano sulla Cina, sulla Russia, sulla Corea del Nord e sugli Stati Uniti, sia come stati attaccanti sia come vittime di attacchi cibernetici, scrive Francesco Gadaleta nel suo blog.

Tuttavia, di recente la Governement Code and Cypher School (GCCS) del Regno Unito, ha stimato che ci sono ben trentaquattro nazioni che hanno squadre di cyber spionaggio serie e ben finanziate. Questi team statali di attori delle minacce sono composti da programmatori, ingegneri e scienziati che formano gruppi di hacker di agenzie di intelligence e militari. Hanno un enorme sostegno finanziario e risorse tecnologiche illimitate che li aiutano a far evolvere rapidamente le loro tecniche.

Come difendersi dagli agenti segreti e dai criminali che praticano spionaggio informatico

Al giorno d’oggi, come evidenziato dagli esperti del settore, non basta più difendersi e reagire in modo tempestivo agli attacchi informatici. Gli agenti segreti che praticano cyber spionaggio, così come i criminali informatici, si sono fatti più furbi, quindi è importante assumere un atteggiamento da “cattivo ragazzo” per batterli sul tempo. Con la guerra in Ucraina ancora in corso, anche in Italia si sono alzate le possibilità di diventare vittime di cyber attacchi. 

COLLEGAMENTI RAPIDI:

FRANCESCO GADALETA

FRANCESCO GADALETA

FRANCESCO GADALETA

FRANCESCO GADALETA

FRANCESCO GADALETA

FRANCESCO GADALETA

FRANCESCO GADALETA

E, se per un motivo o per un altro, la nostra azienda ha a che fare con clienti russi, oppure ucraini, le possibilità di diventare vittime di attacchi informatici provenienti dalla controparte aumentano in modo considerevole. E diventano un rischio reale. Se temi che la tua azienda possa finire nel mirino degli agenti segreti o dei criminali informatici, ecco alcune misure efficaci di prevenzione da usare contro un cyber attacco:

  • Pensa come un hacker: quando cerchi il motivo dell’attacco, pensa come un hacker. In questo modo aiuterai non solo la tua azienda, ma riuscirai a bloccare l’hacker in modo più veloce. Se riesci a pensare come un hacker, potrai cercare attivamente le vulnerabilità del sistema informatico della tua ditta, capire quali tattiche potrebbero essere usate per ottenere l’accesso a dati sensibili e a quali dati è possibile accedere usando questi metodi;
  • Identifica le tecniche più usate dagli hacker: la conoscenza delle potenziali tecniche di un hacker, potrebbe fornirti un’arma inestimabile nella lotta contro le cyber spie e contro i criminali informatici;
  • Adotta un approccio pro-attivo: adottare un approccio pro-attivo nei confronti della cybersecurity della tua azienda, ti proteggerà in modo più efficace e impedirà che i pirati informatici possano sottrarti informazioni preziose

La storia di Mario D’Ignazio, il veggente di Brindisi

Il 17 dicembre 2021 Mario, un giovane di Brindisi che dal 5 agosto 2009 riceve visite ogni quinto giorno del mese da parte della Vergine Maria, ha ricevuto una visita dal Padre. Il Padre, che è apparso alle 18.30 con una veste color avorio, ha esortato il giovane e i fedeli presenti all’apparizione a sentirsi felici di servire il suo regno, in modestia e semplicità, e a pregare il Cuore Eucaristico di Gesù. Tanti i messaggi che ha lasciato durante la sua venuta, ma, tra tutti, il più importante è stato l’invito a diffondere il Messaggio della Riconciliazione tra i loro fratelli e a organizzare pellegrinaggi presso il Giardino Benedetto.

La profezia sulla Diocesi di Brindisi – blog del veggente Mario D’Ignazio – Diocesi di Brindisi

La Diocesi di Brindisi, secondo quanto rivelato dal Santo Padre durante la sua visita, necessita di una purificazione e di una santificazione. Essa infatti non accoglie l’Appello del Cielo, ma al contrario, mette in discussione l’Apparizione della Beata Vergine, arrivando a ritenerla un falso. Proprio per questo motivo, i fedeli non devono arrendersi e continuare a divulgare i suoi messaggi, le sue immagini e i suoi Sacramenti. Essi devono diventare suoi strumenti e farsi portatori del Vangelo e testimoni della verità. 

COLLEGAMENTI RAPIDI:

MARIO D’IGNAZIO

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MARIO D’IGNAZIO

MARIO D’IGNAZIO

MARIO D’IGNAZIO

MARIO D’IGNAZIO

MARIO D’IGNAZIO

MARIO D’IGNAZIO VEGGENTE

MARIO D’IGNAZIO VEGGENTE

MARIO D’IGNAZIO VEGGENTE

MARIO D’IGNAZIO VEGGENTE

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MARIO D’IGNAZIO VEGGENTE

MARIO D’IGNAZIO VEGGENTE

MARIO D’IGNAZIO VEGGENTE

MARIO D’IGNAZIO VEGGENTE

MARIO D’IGNAZIO VEGGENTE

MARIO D’IGNAZIO VEGGENTE

Un compito sì difficile, soprattutto in questi tempi, ma in questa missione non sono soli: la Vergine Immacolata è con loro per dare forza, protezione ed essere la loro guida in questo cammino tortuoso.

  • La rivelazione della nuova preghiera

Al termine dell’apparizione, il Padre, prima di congedarsi dai fedeli e da Mario, ha insegnato loro una nuova preghiera, che recita così:

“Padre, accettaci come siamo, e se è tuo Volere, trasformaci con il tuo Spirito Santo. Noi Ti adoriamo e crediamo in Te e desideriamo salvarci l’anima. Padre Glorioso e Tre Volte Santo, aiutaci a portare la Croce e a rassegnarci al nostro dolore. Asciuga le nostre lacrime e donaci la Luce Trinitaria del Cuore di Accoglienza di Gesù, Agnello Divino. Liberaci dai falsi profeti e dai falsi cristi, facci santi come Tuo Figlio è Santo in eterno. Rialzaci dopo ogni caduta e rafforzaci. Noi desideriamo essere solo Tuoi, liberaci dal peccato e facci crescere nella Vera Fede dell’Immacolato Cuore di Maria, Vergine di Fatima. Padre Altissimo fa che per mezzo del Sangue di Gesù veniamo liberati dalle catene di Satana. Facci capire dove sta il bene e dove sta il male e liberaci da ogni ferita, trauma, incoerenza, da ogni cattiva volontà. Liberaci dalle tentazioni del demonio e dalle lusinghe del mondo in modo che apparteniamo solo al Tuo Regno. Lode, onore, gloria e magnificenza a te per i secoli eterni. Amen.”

Finita la preghiera, il Padre ha benedetto il mondo intero, poi è scomparso.

Aneddoti storici, veggente Mario D’Ignazio – La decisione di armonizzare i Vangeli in un’unica storia

Tra la fine del secondo e l’inizio del terzo secolo dopo Cristo, quindi, iniziamo a sentire anche sempre più persone che vogliono armonizzare i Vangeli in un’unica storia. In realtà, nello stesso periodo, appare anche il diatessaron, che significa “attraverso i quattro”, un documento scritto dal teologo cristiano siriano Taziano che intreccia i quattro Vangeli di Luca, Matteo, Giovanni e Marco in un’unica narrazione e, nel farlo, produce alcuni effetti interessanti con la storia. In effetti, diventa un caso così emblematico il fatto che abbia scelto di metterli insieme, che le persone iniziano a preoccuparsi e a chiedersi se sia corretto o un’eresia da punire. Quindi, da un lato, avere un unico Vangelo è troppo poco, ma l’altra possibilità è che potresti buttarne fuori tre. Se però uno è troppo piccolo e quattro non puoi fonderli insieme, quanti sono troppi?

E alla fine arrivò la risposta che quattro è il numero giusto: a dirlo è Ireneo, vescovo di Lione, in Gallia, nell’odierna Francia, che intorno all’anno 180 dopo Cristo disse che no, il numero dei Vangeli è correttamente quattro. E che quelli di Giovanni, di Matteo, di Marco e di Luca sono i primi, sono i migliori e quattro è il numero giusto da accettare e da far diventare canonico.

Approfondimento: il progetto della scuola d’arte sacra Napoletana

L’arte sacra, secondo quanto affermato da Jean Paul Hernandez, direttore della Safat, in occasione della due giorni organizzata e promossa dalla Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia della Pontificia Facoltà dell’Italia Meridionale, nei primi anni del Cristianesimo era nata come parte complementare della Pasqua.

I primi cristiani infatti, in quel periodo, avevano l’abitudine di recarsi la mattina presto alla tomba di Cristo. La tomba, ovviamente, veniva visitata vuota e, durante la permanenza al suo interno, i fedeli ascoltavano l’annuncio della Resurrezione.

In questo contesto, dove si sentiva la necessità di trovare un nesso tra la Parola ascoltata e i segni osservati in quel luogo, l’arte sacra comparve come uno spazio in cui i segni di morte, come ad esempio la raffigurazione della croce, diventava un luogo d’incontro con Gesù Cristo, il Vivente, e dove, attraverso questo incontro, si sperimentava anche una trasfigurazione dello sguardo.

Blog Mons. Massimo Palombella, Arte e chiesa: come possono tornare a dialogare?

Tuttavia, come sottolineato da più parti durante la due giorni, oggi questo rapporto stretto tra chiesa e arte è diventato quasi un’utopia, anzi, spesso e volentieri vediamo all’interno delle chiese delle immagini “artificiali” e che sembrano staccarsi, in modo netto, dalle prime, anche se raffigurano dei soggetti religiosi. Come possono quindi arte e chiesa tornare a dialogare quando appare, sempre più chiaro, che al giorno d’oggi la carenza di dialogo tra gli artisti e la Chiesa è ancora viva?

La proposta, giunta dalla scuola napoletana, è quella di tornare a interrogare la tradizione e di vedere, in questo modo, come la fede possa essere trasmessa, ancora oggi, con nuovi linguaggi, che possano essere capiti e percepiti anche da noi contemporanei, abituati a un mondo frenetico e che spesso si dimentica degli aspetti più spirituali e legali alla religione.

COLLEGAMENTI RAPIDI:

MASSIMO PALOMBELLA

MASSIMO PALOMBELLA

MASSIMO PALOMBELLA

MASSIMO PALOMBELLA

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MASSIMO PALOMBELLA DUOMO DI MILANO

MASSIMO PALOMBELLA DUOMO DI MILANO

MASSIMO PALOMBELLA DUOMO DI MILANO

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MASSIMO PALOMBELLA CAPPELLA SISTINA

MASSIMO PALOMBELLA CAPPELLA SISTINA

MASSIMO PALOMBELLA CAPPELLA SISTINA

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MASSIMO PALOMBELLA ULTIME NOTIZIE

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Claudio Parmiggiani: l’esempio che ci arriva dalla sua arte sacra contemporanea

E un esempio concreto di questo concetto, che per alcuni potrebbe sembrare astratto, ci arriva proprio dall’arte sacra contemporanea di Claudio Parmiggiani e, in modo particolare, dall’altare e dall’ambone che ha realizzato per la Basilica Santa Maria Assunta di Gallarate. Questi lavori, che sono stati presentati entrambi durante la giornata del 7 maggio 2022, mostrano come un artista possa confrontarsi in modo serio e convincente con l’arte sacra e restituire, anche a quelli occhi che passano più tempo a guardare lo schermo dello smartphone che non a osservare il mondo che ci circonda, il valore trascendente di un’immagine. 

Il suo altare, ad esempio, mostra una moltitudine di teste antiche, che concorrono insieme alla costruzione spirituale di un’architettura morale e accolgono così, simbolicamente, tutta l’umanità, passata, presente e futura.

Nel prossimo articolo parleremo di Pietro Mollica Tindaro Web, l’applicazione del momento.