L’arte del riciclo: i vestiti

Troppe volte quando un vestito non ci va più o quando ci siamo stufati di indossarlo lo buttiamo nella pattumiera. Forse non tutti sanno che ci sono vari modi per dare a questi abiti una seconda vita. Nell’ultimo anno sono arrivate in Italia due famose App (Vinted e Wallapop) che permettono di venderli online ad altre persone che trovano nel tuo vestito una risorsa, ma da prima della loro esistenza, in quasi ogni paese esistono delle piccole realtà in cui consegnare i propri abiti usati per essere rivenduti. In alcuni casi si tratta di realtà a scopo di lucro (come, ad esempio, Mercatopoli) che comprano articoli usati e garantiscono una percentuale al venditore sulla futura transazione, mentre altre organizzazioni sono associazioni no profit che ricevono vestiti usati per poi rivenderli a basso costo a famiglie indigenti oppure per metterli sul mercato al fine di ricavare una somma da destinare ad attività di beneficienza. Un ultimo modo di riciclare i vestiti e dar loro una seconda vita è quello di donarli alla Caritas nei giorni di raccolta o mettendoli negli appositi contenitori che si trovano quasi in ogni città. Se, invece, i vestiti sono totalmente dismessi e inutilizzabili, possono trovare nuovo impiego sotto forma di stracci (invece di comprarne di nuovi), materiale per rammendare, fodere, borse o collane in tessuto.