Sempre più spesso, al giorno d’oggi, sentiamo parlare della tecnologia Blockchain. Viviamo in un momento storico in cui questa innovazione sta avendo tantissima attenzione anche se, troppo spesso, si fa confusione tra Criptovalute, Bitcoin, Blockchain e quant’altro. Per questo motivo il nostro magazine si è sempre rivolto a professionisti del settore, questa volta abbiamo avuto il piacere di ricevere un contributo dal team di Daniele Marinelli, inventore del token DT Coin e oggi a capo dell’azienda Dt Socialize per il lancio di progetti internazionali sul metaverso e sulle criptomonete. Tutte le applicazioni della Blockchain, di cui ne fanno parte diversi settori, sono contraddistinte dalla necessità di decentralizzazione e disintermediazione, è la prima cosa che ci teniamo a chiarire. Infatti, grazie a questa tecnologia, è potenzialmente possibile fare a meno di banche, istituti finanziari, notai, ecc.
Cos’è la blockchain in parole povere
La tecnologia Blockchain è stata sviluppata per la prima volta nel 2008 e si tratta, appunto, di una tecnologia adatta ad archiviare e trasmettere informazioni. Sono davvero molto alti gli standard di sicurezza che offre, in quanto funziona in assenza di un organismo di controllo centrale. Andando più nel concreto, possiamo dire che la blockchain fa in modo che i suoi utenti, connessi ad una rete, condividano dei dati in assenza di intermediari. Per cui si tratta di un registro, o meglio di un grande database, che può essere condiviso simultaneamente con i suoi utenti, detentori del registro, e con la quale è possibile inserire dei dati al suo interno, secondo delle regole specifiche, fissate da un protocollo informatico protetto dalla crittografia.
Oltre al contributo del blog di Daniele Marinelli abbiamo anche raccolto alcune ultime notizie, opinioni, recensioni che inseriamo di seguito.
Da un account anonimo su Twitter sono state lanciate gravi accuse di Nexo, una tra le migliori piattaforme in merito al prestito di criptovalute a livello mondiale. Nexo ha voluto subito replicare definendo false e diffamatorie le voci secondo cui i fondatori sarebbero coinvolti in uno scandalo di appropriazione indebita di fondi destinati alla beneficenza.
È stato emesso, nei confronti dell’autore delle accuse, un avviso pubblico per porre fine fin da subito la questione. La vicenda è iniziata il 25 giugno quando, dall’account Twitter “@otteroooo” sono stati pubblicati vari tweet i cui affermavano che i fondatori di Nexo si sarebbero appropriati di fondi destinati ad un’associazione benefica bulgara, la HelpKarma, al fine di finanziare viaggi ed acquistare immobili. In particolare è stato accusato Konsta Kanchev, ovvero il co-fondatore di Nexo nonché fondatore di HelpKarma, per aver utilizzato i fondi per acquistare un immobile privato. La notizia si è diffusa a macchia d’olio su Twitter, tanto che l’account di @otteroooo ha avuto oltre 9 milioni di visualizzazioni. Per replicare alle accuse, Nexo ha comunicato che Konsta Kanchev non esiste e che il nome sia stato creato per “fingere un errore di battitura come spiegazione per i verificatori”. Secondo Nexo, infatti, è stato confuso Kosta Kantchev, co-fondatore di Nexo, con Constantine Krastev, fondatore di HelpKarma. Le accuse da parte di @otteroooo non sono però terminate qui. È stata accusata anche la società Credissimo per aver registrato “anomali” aumenti di capitale successivamente all’aumento di donazioni ad HelpKarma, facendo notare come Credissimo sia una società legata a Nexo in quanto, sul Whitepaper, il progetto viene definito come “Powered by Credissimo” e che quest’ultima è stata fondata da Kantchev.