Il mondo delle auto elettriche è sempre in continua espansione, ed anche se quest’informazione non è particolarmente rilevante per noi, è comunque molto importante: un giorno saremo finalmente in grado di fare a meno della benzina ed il diesel – per non parlare del GPL e del Metano – considerando soprattutto i costi che hanno per il momento, e cosa si prospetta per il futuro. Perciò è anche bene capire alcuni aspetti base che riguardano l’utilizzo delle auto elettriche.
In questo caso, parliamo delle colonnine di ricarica – altrimenti conosciute anche come stazioni di ricarica elettrica – che vengono in genere utilizzate per ricaricare queste auto. Ce ne sono di diverse, tutte con le loro specifiche: perciò guardiamo pure qualcuna.
Tipo 1 / Livello 1
Viene riferito come “Tipo 1” le stazioni di ricarica che sono comparabili ad una spina elettrica casalinga o gli adattatori che vengono montati appositi da un azienda per la fornitura elettrica. Queste spine sono compatibili un po’ con tutti i mezzi in commercio, specialmente poiché tutti i veicoli in commercio vengono venduti con un adattatore adeguato. Considerando che il massimo che può trasportare quest’entrata è 7.5KW, richiede molto tempo per alimentare una certa quantità di batterie (anche fino a 20 ore). Per questo è più adatto per le ultracompatte o Ibride Plug-In, che hanno batterie più piccole all’interno.
Tipo 2 / Livello 2
Il Tipo 2 utilizza un entrata chiamata SAE J1772 ed è il tipo di alimentazione usata al giorno d’oggi per tutte le auto elettriche moderne. E’ anche il tipo di alimentazione utilizzata dalla maggior parte delle colonnine di ricarica, ed è capace di ridurre di almeno sette volte il tempo di ricarica richiesto da un Tipo 1. Questo è dovuto chiaramente al voltaggio utilizzato, che è intorno ai 240 Volts. Tecnicamente anche questo sistema può essere installato al livello casalingo, ma dipende da chi lo offre, ed è incredibilmente costoso da finanziare.
Tipo 3 / Livello 3
Altrimenti definite come SAE Combo, CHAdeMO o Tesla, questi alimentatori hanno dalla loro parte un incredibile velocità di ricarica. Possono sfruttare fino a 50 KW di potenza, permettendo così alle batterie di ricaricarsi entro mezz’ora. Ovviamente si tratta di sistemi di ricarica specifici, spesso creati appositamente per qualche classe di vetture. Non proprio popolarissime in Italia, ma sono l’ultima generazione a disposizione. Installarle a livello casalingo è particolarmente proibitivo per tante ragioni, ovviamente in parte anche economiche.
Quale sistema di ricarica è il migliore? Quello che è maggiormente adeguato al momento. Certe auto possono ricaricarsi decentemente con un Tipo 2, altre anche con un Tipo 1 se dispongono di batterie di poca sostanza. In tutti i casi bisognerà sempre regolarsi di conseguenza, in base agli impegni che si ha su vari aspetti quotidiani.