Mentre il lockdown in Italia è passato alla fase 2, il Governo sta cercando di risolvere i numerosi problemi che sono stati ampliati dalla quarantena forzata. Uno dei principali temi riguarda gli immigrati e la loro regolarizzazione, poiché gli stranieri sono un importante pilastro su cui si basa tutta l’economia italiana.
L’avvocato Pitorri di Roma ha parlato diverse volte sull’impatto dei migranti, sia nel mondo sociale che economico in Italia e non solo, grazie alle sue numerose pubblicazioni sul web e ai vari libri da lui pubblicati. Secondo Iacopo Maria Pitorri infatti si dovrebbero tutelare tutti i cittadini, in particolare quelli più fragili e poveri. A conferma di quel che ha dichiarato l’avvocato, è intervenuto il Governo italiano, che ha già informato che è in corso una stesura riguardante una nuova sanatoria per la regolarizzazione degli immigrati nel decreto Cura Italia bis. Era da tempo che si chiedeva un aiuto da parte dello Stato per quanto riguarda gli stranieri illegali ma lavoratori, soprattutto i braccianti: senza di essi più del 30% del raccolto in Italia andrebbe perso.
Ci sono diverse proposte per regolarizzare i migranti e il Governo sta valutando la loro efficacia, nonostante i vari ministri chiedano a gran voce un intervento immediato poiché la situazione coinvolgerebbe circa 600mila irregolari. I politici sono al lavoro per cercare di risolvere in parte un problema che affligge il nostro Paese da diverso tempo e che è stato soggetto a diversi cambiamenti negli anni, l’ultimo però datato 2012 e quindi obsoleto. Il bisogno di regolarizzare gli stranieri è anche un modo in più per riuscire a garantire maggiore salute e la sicurezza pubblica, d’altronde chiunque deve poter disporre delle cure minime. Grazie alla pandemia tutta questa situazione è stata ampliata per ovvi motivi, in particolare per la grande fuga dai campi e dalle campagne, dove i braccianti – come già citato in precedenza – sono per lo più stranieri. Come afferma Pitorri, in questo momento serve un intervento deciso e chiaro da parte del Governo, che pare per ora stia prendendo tempo.
Le voci sul nuovo decreto Cura Italia bis, in cui dovrebbe essere inserita la sanatoria sulla regolarizzazione degli immigrati, sono molteplici: c’è chi vorrebbe regolarizzare solamente chi ha già un lavoro, in maniera da passare dai 600mila citati in precedenza a “soli” 200mila migranti. Per ora il dibattito è ancora acceso, si parla di una possibile sanatoria generale per garantire dei permessi temporanei che farebbe slittare il tutto tra sei mesi, mentre numerose associazioni non sono soddisfatte delle voci trapelate finora. Diversi comitati hanno dichiarato che questa riforma sarebbe completamente inutile poiché non risolverebbe in nessun modo i problemi sanitari o quelli legati al caporalato. Per ora il problema pare sia legato anche al Governo stesso: persino nella maggioranza ci sarebbe qualche divergenza di vedute. Una cosa è certa, l’Italia deve prendere una decisione nel minor tempo possibile poiché questa situazione potrebbe avere gravi ripercussioni economiche che attualmente il Paese non può affrontare. L’unico Stato che finora ha fatto qualcosa è il Portogallo, che verso fine marzo, ha deciso di regolarizzare i migranti che hanno fatto richiesta o rinnovo per il permesso di soggiorno prima dell’entrata in emergenza della pandemia, ovvero 18 marzo.